La Pasquetta (Pasqua-Epifania)

La Pasquetta di Toro, celebrata la vigilia dell’Epifania, è eseguita da cori maschili o misti che cantano in piazza, davanti alle chiese e alle abitazioni. I testi consistono in dieci quartine di ottonari a rima baciata: le prime nove narrano la visita dei Magi a Gesù Bambino, la decima porta auguri pasquali ai padroni di casa e agli astanti.
Il canto, su linea melodica a due voci pari, è accompagnato da un’introduzione strumentale (fisarmonica o altro) ripetuta ogni due strofe. L’orchestrina tipica comprende fisarmonica o organetto, chitarra, “bufù”, “streculatóre” (asse da bucato), acciarino e altri strumenti anche improvvisati.
Tradizionalmente il rito terminava a mezzanotte con un banchetto offerto ai cantori; oggi si prolunga fino al mattino dell’Epifania, con l’ultima esecuzione alla prima messa nel convento, durante il bacio del Bambino. Negli ultimi anni la Pasquetta ha assunto una forte valenza religiosa e liturgica, distinguendosi nel panorama molisano rispetto all’originaria ispirazione laica.
