Fuochi di Sant’Antonio

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L’usanza torese vede nella prima tredicina di giugno l’accensione di fuochi in onore di S. Antonio da Padova. Diverse vie e “viarelle”, molte di più nel passato rispetto ad oggi, vengono così illuminate e riscaldate dalle vive fiamme del fuoco che attira attorno a se molti degli abitanti del vicinato. La tradizione voleva che l’accensione dei fuochi rappresentasse un rito religioso: lo scopo infatti era quello di riunirsi attorno al falò per pregare in onore del Santo. Con il trascorrere degli anni questo rito ha perso in parte il significato originario: il raccogliersi attorno al fuoco è divenuto, infatti, un momento di aggregazione per trascorrere una piacevole serata di inizio estate. Oggi la tradizione che vede quale momento più importante l’accensione del fuoco più grande, quello della tredicesima e ultima sera, durante la quale, in cima alla catasta di legna e ginestre, viene fatto ardere un fantoccio di pezze e stracci, detto la Bamboletta. Con il sottofondo dello schioppettio tipico delle ginestre si gustano così, in compagnia, gustosi cavatelli e altre prelibatezze unite ad un buon bicchiere di vino.