Il Carnevale di Tufara, celebrato ogni anno il Martedì Grasso, è uno degli eventi più affascinanti e caratteristici del Molise. Protagonista assoluto è la figura del Diavolo di Tufara, una maschera antichissima e dal forte valore simbolico che affonda le sue radici in riti pagani legati ai cicli della natura e al passaggio dall’inverno alla primavera.
Il Diavolo, imponente e inquietante, indossa sette pelli di capra, una maschera nera con lunga lingua rossa, corna e tridente, ed è incatenato da un gruppo di Folletti che lo trascinano tra salti, cadute e acrobazie per le vie del borgo. A precederlo, la Morte, vestita di bianco e armata di falce, che richiama il tema del ciclo vita-morte-rinascita. L’atmosfera è intensa e suggestiva: urla, rumori e danze trasformano le stradine di Tufara in un palcoscenico unico.
Il culmine della festa è il processo al Carnevale, impersonato da un fantoccio di paglia accusato delle colpe dell’anno trascorso. Difeso dalla “Mamma” e dal “Papà del Carnevale”, il fantoccio viene infine condannato e gettato dal castello, in un rito catartico che rappresenta la purificazione collettiva. Subito dopo, la Madre-Parca annuncia la nascita del nuovo Carnevale, simbolo di rinascita e speranza per l’anno che comincia.
Questa straordinaria pantomima, tramandata di generazione in generazione, non è solo una festa popolare ma un vero e proprio rito identitario per Tufara: un intreccio di fede, mito e cultura contadina che affascina residenti e visitatori, rendendo il Carnevale di Tufara uno degli appuntamenti più suggestivi del panorama molisano.



