

Jelsi

The leading municipality of the Ecomuseum, Jelsi is known throughout Italy for its evocative Festa del Grano (Wheat Festival) in honour of Saint Anne, with artistic floats made of ears of wheat. The town has a rich cultural heritage, from the Ducal Palace to the frescoed crypt of Sant'Andrea. The Jelsi community is very active in the promotion of local memory and agricultural traditions. Today, Jelsi is a driving force for widespread culture and the collective identity of the Fortore area.
Heritage
Annunziata Crypt
Mufeg - Wheat Museum
Ducal Palace of the Carafa family
Church of St. Andrew the Apostle
Convent of Santa Maria delle Grazie
Feast of St Anne
Bear Ball
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Annunziata Crypt
Scoperta in maniera fortuita nel 1947, la Cripta dell’Annunziata di Jelsi si trova al di sotto dell’omonima chiesa sconsacrata. Il vano, diviso in due campate da un arco a sesto acuto e sormontato da una volta a botte, custodisce un prezioso ciclo pittorico di affreschi del Trecento in cui sono raffigurate scene della vista di Cristo. La cripta, che in origine era di pertinenza del Castello Angioino, sul quale poi sono stati edificati il Palazzo Carafa e la Chiesa dell’Opera Pia dell’Annunziata, durante il Trecento era di uso privato dei signori locali. Malgrado la caduta di parti di intonaco, è stato possibile ricostruire il ciclo pittorico ed identificare i personaggi rappresentati. La parete di fondo è dedicata alla teoria dei Santi, mentre sulle altre pareti e sulle volte è raffigurata l’iconografia della vita di Gesù di cui è narrata l’infanzia (Annunciazione, Fuga dall’Egitto, Gesù fra i dottori), l’opera di evangelizzazione (Battesimo di Cristo, la Guarigione dell’indemoniata) le passione e la resurrezione.
Per approfondimenti si può consultare lo studio dell’ Arch. Franco Valente: https://www.francovalente.it/2007/11/01/289/
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Mufeg - Wheat Museum
Il “MuFeG” Museo di Comunità della Festa del Grano è situato presso il “Convento Santa Maria delle Grazie” e documenta il profondo legame che la comunità Jelsese ha con la Festa del Grano, la cui celebrazione si ripete da oltre 200 anni ogni 26 luglio, in onore di Sant’Anna. Il museo è dedicato allo splendore dei carri lavorati in grano, attività che, nel tempo, ha dato luogo ad una Tradizione che nasce da lontano e che oggi trasforma in arte l’antica volontà dei fedeli di rendere omaggio alla Santa mettendo in scena variegate rappresentazioni di carri ed opere in grano. Il MuFeG si presenta come un museo dalla ricca documentazione e varietà di materiali esposti. Il visitatore, infatti, può ripercorrere la storia della festa e tutte le fasi di lavorazione del grano, dal chicco alla spiga, viaggiando tra documenti, quadri, immagini fotografiche, video ed esposizioni dei carri allegorici realizzati in passato. Il MuFeg si configura come un museo che contribuisce a consolidare la tradizione del lavoro contadino con la Terra ed il grano, perseguendo il fine di trasmettere la suggestività dei carri nell’arco delle quattro stagioni, affinché la straordinaria e magica sensazione del periodo di Sant’Anna si diffonda e si riproponga costantemente durante il corso dell’anno. All’interno di esso si svolgono le attività museali di conservazione, fruizione, ricerca e laboratorio indirizzati a singoli, gruppi e scuole, anche attraverso la costruzione di percorsi didattici su temi specifici.
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Ducal Palace of the Carafa family
Maestoso sull’abitato jelsese si erge il palazzo ducale, linea di confine tra l’antico e il moderno e allo stesso tempo porta di passaggio tra il “vecchio” e il “nuovo” Jelsi. Coincide in parte con quelle che erano le mura fortificate del vecchio borgo medievale visibili ancora oggi in pochi punti del centro storico. L’edificio si affaccia interamente sul largo Chiesa Madre dal 1838 data in cui questa fu creata sottraendo all’urbanistica del centro storico delle piccole stradine interne, mentre esternamente, alle sue origini, vedeva ai piedi il fossato che lo divideva da Piana S.Biagio (attuale Piazza Umberto I), lungo la facciata esterna è presente la porta principale, anticamente fornita di ponte levatoio, che permette l’ingresso nel borgo antico e al palazzo. Il Palazzo nel 1562 fu registrato insieme alle altre abitazioni di Jelsi nella “Numerazione dei Fuochi” (antico censimento dei nuclei familiari e delle relative abitazione), al numero 169, con questa descrizione: “Casa grande con torre bene adatta ad abitazione di molti vani con camini e focolari, che dicono essere posseduta dal barone della terra”.
Nel 1477 il feudo di Jelsi fu comprato dai Carafa. Il palazzo che possiamo ammirare oggi risale al 1517, eretto da Giovanni Pinabello sulle rovine del precedente castello Angioino.Per approfondimenti: https://www.youtube.com/watch?v=LC5Dh8Szc-E
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Church of St. Andrew the Apostle
The church stands on the highest knoll of the hill that hosts the ancient centre, with a planimetric layout consisting of the aggregation of several bodies.
It has three naves with the presbytery area surmounted by a dome. The exterior features a trabeated stone portal surmounted by a semicircular lunette dated 1703. To the right of the main entrance is the bell tower with two orders and a pyramidal roof.
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Convent of Santa Maria delle Grazie
The church of Santa Maria delle Grazie and the bell tower, both in the Romanesque style, are one of the highlights of Jelsa's artistic heritage. Internally, the church is illuminated by the dome that enhances the frescoed presbytery and the shrine housing the 17th-century statue of the Virgin. Of artistic value is the antependium depicting the Last Supper in high relief. The entire complex, built at three different times, was created with the purpose of welcoming abandoned children.
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Feast of St Anne
Nel 1805 Jelsi e i territori vicini furono colpiti da un violento terremoto, a seguito del quale la comunità Jelsese organizzò una processione con covoni di grano in segno di ringraziamento a Sant’ Anna per aver protetto il paese.
Dal 1805 si svolge il 26 luglio di ogni anno la Festa del grano in onore di Sant’ Anna con un corteo di carri che sfilano lungo le vie del paese, ma i preparativi in vista di questa giornata iniziano già molto tempo prima.
Si comincia con la mietitura, scegliendo il grano migliore, si continua con l’addobbo delle vie del centro sempre e rigorosamente con trecce di grano e si conclude nei cosiddetti “cantieri” dove vengono realizzati, i carri che diventano vere e proprie opere d’arte fatte di chicchi e spighe.L’evento culmina con una processione solenne per le vie del paese, dove la statua della Santa viene portata in processione accompagnata da circa cinquanta traglie e carri di grano. La celebrazione, legata ai riti agrari mediterranei, unisce fede, cultura agricola e arte popolare coinvolgendo l’intera comunità. La stessa celebrazione, seppur in piccolo, si svolge anche a Montreal, negli USA, in Argentina ed in Venezuela grazie alle associazioni degli Jelsesi nel mondo.
https://www.festadelgranojelsi.it/index.php/news
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Bear Ball
The 'Ballad of the Bear Man' is a carnival tradition that takes place in Jelsi and is characterised as a folk ritual of rebirth and purification. According to legend, a wild bear emerges from the woods and runs through the alleys of the village, arousing fear among the inhabitants, then is tamed, tied with chains and 'forced' to dance under the threat of a stick, while musicians accompany him with folk songs and sounds.































