Cappella-Santuario di Maria Santissima della Vittoria

Il Santuario di Santa Maria della Vittoria è una suggestiva chiesa campestre a navata unica, situata nei pressi del tratturo Castel di Sangro–Lucera, lungo una delle grandi vie della transumanza molisana. Secondo un’antica tradizione popolare, la sua fondazione sarebbe legata alla volontà dell’imperatore Federico Barbarossa, testimonianza del fascino leggendario che circonda questo luogo.
In origine l’edificio potrebbe essere stato un’Abbazia con annesso monastero. Probabilmente danneggiato dal terremoto del 1279 o da altri eventi calamitosi, il complesso fu ricostruito dalle fondamenta intorno al 1313 per volere del conte Riccardo di Gambatesa. Fino al 1653 la chiesa fu affidata ai Canonici Regolari Lateranensi del Monastero napoletano di Sant’Agnello, i cui abati mantennero il titolo commendatario del feudo di Santa Maria della Vittoria fino al 1781. Il loro stemma, l’Agnello crucifero, è ancora oggi visibile nella lunetta del portale, scolpito con sorprendente realismo.
L’importanza storica e spirituale del Santuario è testimoniata dalle indulgenze papali concesse nel corso dei secoli: Clemente V nel 1313 e Giovanni XXII nel 1317 — entrambe su richiesta del conte Riccardo — e successivamente Innocenzo XII nel 1694. Segni concreti del ruolo che questo luogo ha ricoperto come centro religioso e punto di riferimento per il territorio.
Nonostante i vari interventi e rifacimenti avvenuti nel tempo, la chiesetta conserva l’essenzialità della sua architettura rurale originaria, con elementi di transizione dal romanico al gotico ben riconoscibili nella facciata semplice e compatta e nel portale in pietra, caratterizzato da un arco a sesto acuto. L’interno custodisce un pregevole soffitto a capriate lignee e la bella statua della Madonna della Vittoria, risalente al 1714.
Del monastero annesso rimangono oggi soltanto alcuni ruderi, che testimoniano l’antica presenza monastica e arricchiscono il fascino storico del luogo.
