

Pietracatella

Pietracatella è un piccolo centro del Molise in provincia di Campobasso sito ai confini con la Puglia. L’intero abitato è arroccato su di uno sperone roccioso di natura tufacea, alla sinistra del torrente Tappino, a circa 725 metri s.l.m., che dagli abitanti del luogo, i Pietracatellesi, viene denominato “Morgia”.
Le origini di Pietracatella non sono definite, ma il toponimo deriva dall’unione di Pietra e Catella. La tradizione vuole che il paese si sia accresciuto dopo il terremoto del 5 dicembre 1456, quando gli abitanti di Catella si trasferirono qui. Nel XVI secolo, a causa dell’aumento della popolazione, fu ampliato il perimetro urbano con nuove mura e cinque porte (tra cui Porta Nuova, ancora esistente). Nel 1599 venne edificata la Chiesa di San Giovanni Battista, al centro del nuovo insediamento.
Tra XVI e XVII secolo l’abitato rimase entro le mura, con poche abitazioni e alcune chiese all’esterno. La popolazione restò stabile fino al XVIII secolo, ma nei primi dell’Ottocento il paese si espanse oltre le mura, dapprima a macchia d’olio e poi in modo più esteso, con la nascita di nuovi borghi presso le porte. Successivamente, lo stanziamento della popolazione rurale portò alla demolizione delle antiche mura per costruire nuove abitazioni sul loro tracciato.
Il paesaggio del territorio è caratterizzato da campi coltivati a cereali e da filari di vite ed uliveti. Splendidi sono i panorami che si scorgono soprattutto in primavera e nei mesi estivi, varia è la natura solcata da piccole costruzioni in pietra, le masserie, e dai resti di antichi edifici come il monastero di Villa Grimaldi o la Taverna nella quale stazionavano i pastori ed i viandanti durante il cammino lungo il tratturo che portava alla Puglia.





































